Descrizione
STANZA 3 | Maschere – angeli, mostri e vittime.
Le maschere di Emmanuele Lo Giudice continuano la ricerca sul sogno, rappresentando ciò che siamo e ciò che vogliamo apparire.
Dopo che Schopenhauer ci ha raccontato che la “realtà” è la rivelazione di una rappresentazione del soggetto, diventa molto difficile distinguerla dal sogno. Nella nostra società contemporanea non c’è più una vera distinzione tra la dimensione onirica e mitica dell’essere straordinario ed i poveri e “normali” esseri mortali.
Gli esseri “mortali” oggi, infatti, non accettano più la condizione terrena, e si sono trasformati in strani esseri, mostri, uccelli, animali e nuovi minotauri senza più corna. Queste nuove figure non sono però reali, ma maschere, schermi e dispositivi di mimetizzazione e di protezione dalla realtà.
In sostanza, queste maschere sono solo la rappresentazione di un “sogno”, di una menzogna, di uno spettacolo, di una finzione di cui vogliamo essere protagonisti ad ogni costo. Per cui, tra la nostra essenza intima e la maschera che portiamo non c’è più distinzione.
Sono la manifestazione del desiderio irrefrenabile di cancellare e nascondere l’individualità umana del soggetto, sostituendola con un personaggio straordinario che ci protegga e con cui farsi un selfie.
Le 5 stanze
- Bestiario architettonico
- Nuovo bestiario architettonico
- Maschere – angeli, mostri e vittime
- Il Minotauro Liberato
- Paesaggi
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