Descrizione
STANZA 4 | Il Minotauro Liberato.
Il Minotauro Liberato di Emmanuele Lo Giudice, rappresenta il mostro per antonomasia.
Nei vari miti, infatti, la figura del minotauro rappresenta un mostro dotato di una forza smisurata. A causa di tale forza, la scienza, sotto le vesti di Dedalo, lo rinchiude in una struttura precisa: il labirinto. Isolato perché diverso, rappresenta, quindi, una figura sempre al limite, incapace di capire e controllare se stesso.
In lui vive il desiderio irrealizzabile di una “normalità negata” che prende vita quando incontra, tra le pareti del labirinto, quattordici giovinetti. È, infatti, dal confronto con questi che il minotauro percepisce l’ingiustizia di cui è vittima e la tragica verità sul suo stato iniziando a desiderare di diventare ”normale”. L’eccezionale, diventa nel mito una figura incontrollabile e per questo segregata e negata all’interno di un intricato sistema per contenere la sua forza : Il labirinto. Eliminare il labirinto, quindi, vuol dire liberare il minotauro, senza paura delle conseguenze e senza la paura di lasciarsi travolgere dalla forza destabilizzante che porterebbe.
In questi disegni il minotauro è estraneo al labirinto e presentato nella sua essenza di creatura unica nel suo genere. E’ una presenza che si impone esclusivamente per la sua essenza, irrompe nello spazio come elemento singolare, un evento eccezionale. Questi minotauri liberati rappresentano l’emblema dell’imprevedibilità e dell’irrazionalità nelle sue varie manifestazioni e, come nel bestiario architettonico, sono privi di una disciplina che li subordina. Fiero della sua diversità questo mostro non vuole più essere “normale” e per questo non ci uccide, ma al contrario è custode della nostra autonomia. Il minotauro si è liberato!
Le 5 stanze
- Bestiario architettonico
- Nuovo bestiario architettonico
- Maschere – angeli, mostri e vittime
- Il Minotauro Liberato
- Paesaggi
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